Il dolore

Non abituarti, perché è assai facile vivere con il dolore, è una droga potente, presente nel nostro quotidiano, nella sofferenza nascosta, nelle rinunce che facciamo, quando diamo la colpa all’amore per la sconfitta dei nostri sogni.

Il dolore spaventa allorché mostra la sua vera faccia, ma è seducente quando si ammanta di sacrificio, di rinuncia. O di vigliaccheria. L’essere umano, per quanto lo rigetti, trova sempre una maniera per stare in sua compagnia, per corteggiarlo, per fare in modo che sia parte della propria vita. Se riuscirai a capire che è possibile vivere senza sofferenza, sarà già un grande passo.

Ma non credere che altri ti comprenderanno. Nessuno desidera soffrire, eppure quasi tutti ricercano il dolore e il sacrificio, e allora si sentono giustificati, puri e meritevoli del rispetto dei figli, dei mariti, delle mogli, del prossimo, di Dio. Ma adesso non pensiamoci: sappi soltanto che non è la ricerca del piacere a far muovere il mondo, ma la rinuncia a tutto ciò che si reputa importante. Il soldato va forse in guerra per ammazzare il nemico? No, va a morire per la patria. Alla moglie piace mostrare al marito quanto sia contenta? No, vuole che veda quanto gli è devota, quanto soffre perché lui sia felice. Il marito si reca al lavoro pensando di arrivare alla propria realizzazione personale? No, versa il sudore e le lacrime per il bene della famiglia. E via così: figli che rinunciano ai propri sogni per accontentare i genitori, genitori che sacrificano la loro vita per soddisfare i figli, dolore e sofferenza che giustificano ciò che dovrebbe arrecare solo gioia: l’amore.

Paulo Coelho – “Undici Minuti”

2 pensieri su “Il dolore

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